Marco Negri Photography Light and Colours...






Recensione Nikon AFS 16-35 f/4 VR N

Dopo anni di attesa Nikon ha reso disponibile la prima ottica zoom grandangolare stabilizzata e dotata di focale fissa f/4, il nuovo 16-35 f/4 VR. La nuova lente si va ad affiancare al 14-24 AFS f/2.8 e per certi versi tende a sostituire in chiave più moderna il 17-35 AFS f/2.8. Il nuovo progetto è teso a realizzare un obbiettivo che sposi qualità ottica, versatilità e portabilità consentendo allo stesso tempo la possibilità di utilizzare filtri, sempre molto importanti nella fotografia di paesaggio.

Qualità costruttiva e AF:

La prima cosa che balza all’occhio è la grandezza dell’ottica. Non è propriamente piccola e confrontata al 17-40 f/4 Canon si nota subito la differenza, somiglia molto ad ottiche con aperture più luminose. La costruzione è solidissima e il corpo è tropicalizzato, le ghiere sono ottimamente realizzate e fluide nell’utilizzo. Sul lato si trovano il selettore della messa a fuoco manuale o automatica con FTM e il comando della stabilizzazione. La lente è dotata del motore ultrasonico SWM cosa che rende l’autofocus silenziosissimo e molto veloce. Il sistema di stabilizzazione VR II dovrebbe secondo Nikon aiutare fino a 4 stop. Nikon ha inoltre incorporato in quest’ottica il trattamento N ai nano cristalli sulle lenti, questo coating riduce i riflessi e ottimizza il contrasto.

Pubblico qua le caratteristiche tecniche del 16-35 VR e le foto di confronto con il Nikon 24-70 2.8 AFS e il Canon 16-35 2.8 L I per far capire meglio le dimensioni della lente:

Lunghezza focale
16-35 mm
Diaframma massimo
f/4
Apertura minima
f/22
Schema ottico
17 componenti in 12 gruppi (con 2 lenti in vetro ED, 3 lenti asferiche e rivestimento nano-crystal)
Angolo d'immagine
107° - 63° (83° - 44° nel formato Nikon DX)
Messa a fuoco minima
0,28 m (per l'intera portata dello zoom)
Rapporto di riproduzione massimo
0,25x
Numero di lamelle del diaframma
9 (arrotondate)
Messa a fuoco
Autofocus con motore Silent Wave (SWM) incorporato e messa a fuoco manuale
Dimensione filtro/attacco
77 mm
Diametro x lunghezza (estensione dalla flangia di fissaggio dell’obiettivo)
Circa 82,5 × 125 mm
Peso
Circa 685 g
Accessori in dotazione
Copriobiettivo anteriore a scatto LC-77 da 77 mm, copriobiettivo posteriore LF-1, paraluce a baionetta HB-23, custodia obiettivo flessibile CL-1120



Cosa mi ha portato a scegliere quest’ottica:

Anche se non è propriamente un aspetto tecnico credo che possa essere utile a qualcuno ancora incerto, come lo sono stato io prima di acquistare quest’ottica.
Come alcuni di voi sapranno ho posseduto fin dalla sua messa in commercio il Nikon 14-24 AFS 2.8 N, una lente favolosa in tutti i suoi aspetti. Tuttavia per il mio modo di fotografare aveva tre svantaggi: peso/volume, escursione focale limitata e impossibilità di usare il mio kit di filtri ND e GND. Il 16-35 AFS VR sulla carta sembra essere perfetto per la fotografia di paesaggio, più leggero, comunque tropicalizzato, un’escursione focale più ampia ed adattabile e la possibilità di utilizzare filtri a vite o a lastra. Naturalmente bisogna tenere in conto le qualità ottiche…

Il Test:

Pubblico qui il test con relativi crop al 100% a 4 differenti focali 16, 20, 24 e 35 mm ogni immagine è stata scattata a 5 aperture differenti f/4, f/5.6, f/8, f/11 e f/16.
I crop si riferiscono alle zone: centrale (1), lato sinistro al centro (2), angolo basso sinistro (3) e lato inferiore al centro (4). Tutti i crop sono tutti ritagli al 100%.



Le immagini sono state scattate con una D700 montata su treppiede, la messa a fuoco è stata settata in modalità manuale con live view, gli scatti sono stati effettuati con MLU e scatto remoto. Il file Nef (ISO 200 ed esposizione automatica matrix) è stato aperto con Capture NX2, salvato in jpeg senza alcuna post-produzione e da questo ho estratto i crop delle 4 diverse zone.

Ho cercato, come va di moda per questi test in giro per la rete, il muro di mattoni più vicino e più dritto possibile.

Ricordo sempre di prendere “con le pinze” questo tipo test… gli obiettivi non sono fatti per fotografare muri a pochi metri di distanza… e i crop al 100% sono molto meno importanti di una bella foto stampata… comunque… come promesso da tanto (troppo) tempo ecco a voi gli scatti…

Tramite il menu a lato potete trovare le pagine con tutti le immagini e i crop, potete scegliere la focale e successivamente i crop alle varie aperture divisi per zone dell’immagine.
Nella pagina principale di ogni focale trovate le immagini complete per confrontare comodamente angolo di campo e distorsione.

Considerazioni sulla qualità ottica:

Nelle recensioni di tester decisamente più preparati di me (vedi ad esempio diglloyd.com messo a confronto con tutti gli altri zoom grandangolari Nikon) il 16-35 si segnala per le sue prestazioni già a TA che migliorano decisamente chiudendo di uno stop e raggiungono il loro massimo nel range f/8 -> f/11 da f/11 fino a f/16 l’ottica tiene molto bene e pur iniziando il decadimento dovuto alla diffrazione la nitidezza ed il micro contrasto si mantengono comunque su valori molto buoni; unica nota poco positiva è la notevole distorsione fino a 18mm.

Posso confermare pienamente le opinioni espresse dai test già effettuati, le prestazioni sono ottime considerando nell’insieme tutto il range di focali e i diaframmi… Come si può vedere dalle immagini croppate la morbidezza è presente solamente ai lati estremi ai diaframmi più aperti e alle focali estreme (16 e 35) a 20mm e a 24mm già a f/5.6 le prestazioni aumentano decisamente come anche il micro contrasto, l’obiettivo a tale apertura ha già dei risultati molto buoni (da sottolineare in particolar modo la prestazione a 20mm a tutte le aperture)… nel range f/8 -> f/11 le prestazioni aumentano raggiungendo livelli di nitidezza e di micro contrasto ottimi che vengono mantenuti ottimamente anche chiudendo a f/16.

Conclusione:

Dopo aver testato ed usato il 16-35 f/4 VR N posso considerarlo senza dubbio un ottimo obiettivo per la fotografia paesaggistica. Dal punto di vista fisico la costruzione impeccabile, le dimensioni ed il peso non eccessivi, vengono accompagnati dalla stabilizzazione di seconda generazione unita ad un ottimo AF e all’importantissima possibilità di usare i filtri
La qualità ottica centro -> bordi è molto buona a tutta apertura, migliora chiudendo di uno stop e diventa ottima da f/8 mantenendosi fino ad f/16. La nitidezza ed il microcontrasto di questa lente sono ottimi ed in linea con le ultime realizzazioni professionali di Nikon trattate ai Nano Cristalli. Per quanto riguarda la tenuta al flare ed il comportamento in controluce devo dire che i primi scatti con il sole in posizioni sfavorevoli mi hanno ottimamente impressionato… mi hanno ricordato le ottime performance del Nikon 12-24 DX che ho usato su D200 e D300. La resa del colore e del contrasto sono altrettanto ottime e seguono gli ultimi “N” tipo 14-24 AFS e 24-70 AFS con toni maggiormente contrastati e incisi rispetto ai “vecchi” e pur sempre favolosi 17-35 AFS e 28-70 AFS. Unica cosa a cui fare attenzione è la marcata distorsione alle focali fino a 18mmm… la distorsione può essere facilmente corretta tramite software tuttavia rimane sempre una seccatura…

Un piccolo appunto, spesso in rete viene confrontato con il favoloso 14-24 f/2.8 N che ho posseduto fin dall’uscita, non credo siano ottiche direttamente comparabili se non facendo delle distinzioni. Il 14-24 è più pesante, non può montare filtri (se non ultimamente grazie a ad uno speciale
holder della LEE FILTERS che non consente tuttavia l’utilizzo del sistema completo e del polarizzatore) e ha un range di focali più estremo e limitato. Punto di eccellenza del 14-24 è l’utilizzo a tutta apertura dove non ha rivali al mondo nella sua categoria. Le lenti, focali a parte, sono state sviluppate e sono a parer mio specializzate per compiti differenti.

Come penso abbiate capito ritengo che il 16-35 f/4 VR sia un’ottica veramente ottima per qualità ottica e versatilità di utilizzo, ad oggi la miglior scelta possibile per la fotografia di paesaggio per chi possiede un sistema Nikon Full Frame.

Grazie a tutti

Marco Negri